08/03/08

MERIGGIARE GRAVIDO E STORTO

Meriggiare gravido e storto
presso un rovente ardire morto
ascoltare tra i grumi e gli sterchi
schiocchi di nervi, flaccide serpi.

Nelle crepe del ruolo o intra la feccia
spiar le mire di sordide amiche
ch'ora s'accorgono ed ora dimenticano
le somme mie tristezze oramai antiche.

Osservare tra i mondi il palpitare
lontano di figli del mare
mentre si leva in increduli emistichi
un Montale di (pochi) salvi spicchi.

E macerando nel sale che taglia
sentire sotto l'unghie e nelle ciglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una battaglia
che persi senza voglia o meraviglia.

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